martedì 25 marzo 2008

Comandamento XI; il più disatteso

E’ notizia recente l’azione giudiziaria intrapresa contro spioni telematici piemontesi che intercettavano cellulari altrui.
Usando software idonei, si può telecontrollare completamente un telefonino, all’insaputa del proprietario.
Si possono vedere: rubrica, elenco chiamate, SMS scambiati, ricevendoli via SMS (non memorizzati quindi “invisibili”).
Si può operare una intercettazione ambientale, facendo rispondere silenziosamente in automatico il telefonino controllato; in caso di chiamate entranti (uscenti), si interrompe il collegamento spia per non far rilevare occupati anomali.
E’ anche possibile ascoltare le conversazioni del telefonino spiato, usando tramite il SW di controllo la funzione di conferenza.
Infine è possibile acquisire dal telefonino spiato i dati sulla cella attiva, che ne indica (macroscopicamente) la posizione fisica. Con l’avvento di terminali con GSM integrato (tipo Nokia N95) si potrà avere la posizione esatta della vittima.
Questo è possibile perché alcuni telefonini (smartphone) hanno un vero sistema operativo (come SymbianOS), nel quale possono girare applicazioni generiche “esterne” al telefono.
Inoltre la rete radiomobile ha una segnalazione relativamente ricca, che un SW ben scritto può sfruttare allo scopo.
Per controllare uno smartphone bisogna disporne fisicamente per il tempo necesario ad installarci il SW spione, poi è fatta. Il vero problema è la diffusa inosservanza del comandamento decimo primo ….


Nessun commento: